Parco belvedere Rocchetta

Artificio umano e natura. Sono queste le due polarità che il progetto accoglie e amministra, con poche azioni mirate ma di alto valore simbolico. Gli innesti trasformativi si muovono sul doppio binario di una misurata modificazione che restituisce nuove condizioni d’uso alla comunità collegandole alle forme dell’architettura. Ne deriva un insieme di sistemi scalari e proporzionali che rimandano continua mente dalla parte al tutto. Le strategie previste tentano di cogliere tali specificità e di mettere in valore le risorse di un sistema territoriale che contiene differenti polarità. Un complesso che va salvaguardato e che viene riconnesso con attrezzature e architetture minime variamente dislocate sull’area a configurare una serie di luoghi a tema. In sintesi un piccolo “parco” che diventa collegamento tra urbano e natura, nel rispetto delle singolarità e degli specifici tematismi. I criteri adottati per il progetto, in ordine al mantenimento degli elementi naturali caratterizzanti e delle deboli tracce costruttive trovate, possono essere riassunti nei seguenti punti: 

• assecondare le giaciture dell’attuale configurazione dell’area contraddistinte dai muri in pietra.

• recuperare, dove possibile, i materiali restituiti dal luogo

• valorizzare gli scorci prospettici e panoramici

• restituire identità al luogo trovato fecondandolo attraverso spazi tematici che diventino condensatori per la comunità e attrattori per il turismo.